Aumentare il traffico in store, governare tutti i touchpoint digitali dei punti vendita e fornire informazioni dettagliate ed aggiornate al cliente finale. Sono questi i fondamenti su cui si basa l’attività di RetailTune, società fondata da Claudio Agazzi nel 2018. Una realtà diventata leader del suo segmento nell’arco di un biennio e alle cui cure si sono affidati retailer di molteplici settori, dalla moda, al food, ai servizi. Tutti uniti da una sola e grande esigenza, mettere ordine alla babele di informazioni dei propri punti vendita, affinare la loro geolocalizzazione e, soprattutto, guidare traffico in store cosa che, da sempre, rappresenta l’obiettivo principale di chi sta sul mercato.

Fashionnetwork.com

Grazie alla piattaforma RetailTune, che gestisce in maniera centralizzata dati riguardanti i punti vendita fisici e campagne drive to store organiche a costo zero, i brand riescono a presidiare e governare tutti i touchpoint digitali e a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Claudio Agazzi ci aiuta a capire le potenzialità degli strumenti di digital marketing anche in questa epoca di fragilità del Sistema degli store fisici.

FN: Ci può spiegare nei dettagli in quale modo gli strumenti di digital marketing possono diventare strategici o essenziali durante questo periodo di emergenza sanitaria e con gli store chiusi in diverse parti del mondo?

CA: Per i retailer la tempestività è diventata un elemento di distinzione: essere in grado di reagire trasferendo in tempo reale informazioni dal punto vendita al web diventa strategico. Basti pensare a quanto velocemente si modificano gli orari di apertura e i servizi in punto vendita in questo periodo di emergenza. Ma la tempestività da sola non basta, i retailer si trovano ad affrontare una competizione serrata anche sulla flessibilità: nella comprensione dei mutamenti sociali worldwide e nell’attuazione locale di strategie per soddisfare il consumatore, ovunque si trovi, con qualsiasi canale voglia interagire: e-commerce, chat, whatsapp, chiamata, video call, profili social, punto vendita fisico… Altro aspetto emergente è la capacità di creare strumenti che siano in grado di assistere i clienti da remoto e di finalizzare gli ordini ricevuti dal consumatore in remoto. Stiamo assistendo ad un crescere di offerte in questo senso, ma non sempre funzionali e complete.
 
FN: I Lockdown totali o parziali hanno sfavorito soprattutto il settore moda. Il 2020 è un anno che ha velocizzato la digitalizzazione del fashion retail?
 
CA: Potremmo dire di sì, ma con qualche reticenza. Infatti se da un lato i lockdown hanno accelerato la consapevolezza della necessità di offrire sempre più strumenti di dialogo digitale, dall’altro questa corsa non trova sostenibilità all’interno dei budget aziendali. Si parla di tagli e riduzioni, non di allargamento dei budget.  Noi in RetailTune ci stiamo muovendo con la consapevolezza del momento che stiamo vivendo, cercando di aiutare in primis in nostri clienti con la proposta di soluzioni che prevedano investimenti abbordabili e quindi percorribili.
 
FN: Tutte le aziende moda stanno investendo in digital marketing? Come? Quali aree sono ancora poco sfruttate?
 
CA: Sì, devo dire che le aziende hanno continuato a investire in digital anche in questo periodo poco fertile dal punto di vista del ritorno economico e hanno fatto bene! Chi ha potuto ha dimostrato la propria sostanza. Dove non si investe ancora abbastanza è proprio sulla comunicazione Local e per local intendo personalizzata sui touchpoint digitali. Faccio qualche esempio per chiarire il concetto: molte aziende tengono nascosto lo store locator o non sfruttano canali come Google My Business per comunicare eventi sui punti vendita; altre non ascoltano il pubblico locale, le sue esigenze, i suoi gusti. Gli strumenti e i dati ci sono, ciò che ancora manca è la consapevolezza di poter fare un lavoro affinato sul dato per il miglioramento della comunicazione e del servizio al pubblico locale.
 
FN: RetailTune lavora con piccoli e grandi gruppi della moda internazionale, può raccontarci una case history che in questi due anni le ha dato maggiori soddisfazioni dal punto di vista dell’innovazione? 

CA: Mi piace citare Gaudì, un brand dal posizionamento più commerciale di altri con i quali stiamo lavorando, ma che ci ha seguito in un progetto avveniristico a supporto del negozio multimarca. Il progetto vedrà la luce nella primavera 2021 e segnerà una rivoluzione nel rapporto tra brand e clienti wholesale: per la prima volta un brand mette a disposizione i propri asset digitali per promuovere il prodotto acquistato dal proprio cliente. Una chimera fino a poco tempo fa ora possibile.
 
FN: Una buona strategia di digital marketing, secondo i dati da lei in possesso, quanto può valere sul fatturato di un brand in termini percentuali?
 
CA: Se mi permette, cambierei leggermente la domanda. Quanto una buona strategia digital marketing può contribuire a consolidare la notorietà del brand. Quello che abbiamo visto è che difficilmente esistono budget sufficienti per lanciare un brand dal nulla sul web. Molto più facile e utile è invece sfruttare il web marketing per consolidare prima la marca e incrementare dopo i risultati. Oggi disponiamo di strumenti molto sofisticati che permettono di comunicare con estrema precisione: conosciamo il pubblico locale, i suoi gusti e le preferenze; abbiamo a disposizione canali organici e paid molto performanti; monitoriamo i risultati. Mettendo tuti questi dati all’interno della nostra funzione siamo in grado di massimizzare i ritorni migliorando le performance della comunicazione.
 
FN: Ci indichi il suo punto di vista sul retail del futuro.
 
CA: Mi piace parlare del retail di oggi, meno avveniristico e più concreto. Uno store di qualità, che passa necessariamente dalla preparazione dello staff di vendita, capace di assistere il cliente ancora prima di arrivare in negozio, al telefono ad esempio. Uno store trasparente, che comunica al cliente finale che può comprare ovunque ma che è sempre al suo fianco. Uno store che è in grado di conoscere il suo pubblico e integra i dati raccolti on line. Uno store sempre più capace di raccontare una storia al proprio pubblico.


RetailTune
semplifica la vita

Affidati agli esperti del Local Digital Marketing per migliorare la tua presenza online.