Partiamo da alcuni dati Google:
- 5,5 Miliardi: queste le ricerche giornaliere su Google
- il 46% di queste è locale
- l’86% degli utenti cerca la posizione di un’azienda su Google Maps
A questo punto ti sarai chiesto se i tuoi punti vendita sono o no presenti su questi touch point…
E da un assunto di base: le azienda non sono in grado di gestire correttamente la propria presenza on line: ovvero non riescono a stare al passo con gli aggiornamenti delle proprie local listing. Molti local listing sono poi duplicati; da uno studio di LSA si evince che le grandi aziende possono avere circa 3.500 elenchi locali duplicati, mentre i grandi marchi possono avere fino a 100.000.
Tu lo stai facendo?
Il local listing aggiornato e coerente è il primo passo verso una strategia di drive to store. Ma da solo non basta. Occorre presidiare l’intera costumer journey: sito, google, facebook, navigatori satellitari, directory…
Il presidio costante dei touch point, la coerenza e correttezza dei dati, insieme all’esperienza sul local digital marketing può portare la tua azienda a raggiungere traguardi importanti.
Case Study
Il nostro cliente PINKO ha implementato la nostra tecnologia
A distanza di 7 mesi dall’implementazione
- Riesce a presidiare la pagina google con ricerche legate al brand+città.
Es pinko+roma, presidia i primi 5 risultati della prima pagina
2. A sei mesi dall’implementazione dello store locator con la tecnologia RetailTune, le visite dirette alla pagina negozio sono aumentate del 371%.
Questo perché alla ricerca dell’utente Brand + Città, Google posiziona tra i primi risultati la migliore risposta che è presente in rete: la pagina del negozio dello store locator RetailTune, dove l’utente trova TUTTE le info di cui necessita (orari, indirizzo, numeri di telefono, descrizioni, recensioni, immagini CTA)
Claudio Agazzi, Founder & MD at RetailTune.com
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